Tablelands with Tropical Horizons
Come scritto precedentemente le tablelands sono dimora di grandi laghi, ricca vegetazione e prodotti locali.
Il tuor proposto da Tropical Horizons, una delle poche compagnie che effettua tour nelle tablelands, parte da Cairns e percorre la Bruce Highway in direzione sud per raggiungere il Lake Barrine, dove si può assaporare una dolce colazione sulla sponda del lago e fare una piccola crociera esplorativa in cerca di flora e fauna tipica.
Dal lago poi si continua con una sosta presso il Giant Curtain Figtree, proseguendo poi in direzione Yungaburra, Malanda e Milla Milla (cascate di cui ho parlato precedentemente in un altro post). Nel tour la guida tocca diversi argomenti riguardo la flora che si incontra durante il viaggio, la cultura degli aborigeni e a cosa sono stati sottoposti con l'arrivo dei bianchi colonizzatori e offre alcune informazioni anche riguardo alla fauna del luogo, soprattutto quando si sta per avvicinarsi a Tarzali Lake, una sorta di acquacoltura dove vengono allevati diverse specie di pesci e dove è possibile avvistare ornitorinchi se si è abbastanza pazienti e fortunati. E il mio gruppo è stato abbastanza fortunato: abbiamo avvistato due ornitorinchi (in inglese platypus), una femmina e un cucciolo.
Dopo l'avvistamento degli ornitorinchi si è viziati dal padrone di casa nella Mungalli Creek Bio-dynamic Dairy, una sorta di cascina/ fattoria dove vengono prodotti formaggi, latte e yogurt artigianalmente. Il padrone presenta un piccolo vassoietto con degustazione di formaggi quali ricotta, quad (formaggio di origine tedesca), local cheddar e marinated feta, alcune salse e due diversi tipi di yogurt. Ovviamente non mi son fatta fuggire la possibilità di comprare un po' di ricotta dopo averla assaggiata e posso affermare che è abbastanza delicata e leggera, ma il sapore è molto più burroso della ricotta italiana (il burro è anche ovviamente diverso). A Mungalli Creek Bio-dynamic Dairy vengono venduti anche altri tipi di prodotti delle tablelands, come tea e caffè, miele, cioccolato..sapone, candele… Una sosta e una visita rende l'idea di cosa viene venduto e prodotto artigianalmente in tutte le tablelands.
Dopo la degustazione si è pronti per il pranzo, il quale viene servito sul gazebo posto a fianco delle Mungalli Falls, cascate di piccole dimensioni, non molto spettacolari ma che fanno da perfetto contorno al pranzo all'aria aperta. Il pranzo presenta due diverse portate, un secondo e un dessert, non è della migliore qualità ma è pur sempre piacevole quando si scambia qualche chiacchera con le persone del tuo gruppo che sono di nazionalità diverse e abitudini diverse - il dessert era molto carino (apple custard con ice cream).
Per concludere poi il tour si guida in direzione sud, ci si avvicina a Mena Creek e si sosta a Paronella Park, una delle poche attrazioni storiche che si posson incontrare nelle tablelands e nel North Queensland. Il castello di Paronella Park è una costruzione risalente al 1929, nata dalle mani di Josè Paronella, un immigrato come tanti che raggiunse Innisfail nel 1913 e che fece fortuna attraverso la vendita di campi di canna da zucchero che aveva dapprima comprato e mantenuto. Tornato in Spagna per sposare la sua fidanzata Matilda, scoprì che era già impegnata e decise allora di sposare la sorella e perseguire il suo sogno: costruire un castello e vivere una dolce vita con la sua famiglia vicino alle cascate di Mena Creek. Non solo costruì il castello con le proprie mani, ma costruì un lodge per la propria famiglia e instaurò il primo sistema idroelettrico in North Queensland nel 1933, aprì il castello al pubblico, con un cinema che si trasformava in sala da ballo per cerimonie e concerti con live band, costruì campi da tennis e due sale da tea, un piccolo museo e tutto intorno alla proprietà mantenne dei bellissimi giardini con piante tropicali e tavoli da picnic, ed un tunnel dell'amore. Il castello subì diverse inondazioni, un incendio e due cicloni. Ora il castello è gestito da privati, ma aperto al pubblico e grazie al pubblico è possibile mantenerlo e lavorare per migliorarlo. È considerato patrimonio nazionale ed eco-certificato.
Per chiunque fosse interessato:
"The Spanish Dreamer"
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